Oggi vendere online è un’attività che richiama l’attenzione di molti piccoli e medi imprenditori, a volte con la spavalderia o inconsapevolezza di quello che in realtà significa pensare ad un business online e ad un e-commerce.
Siamo stati troppo abituati a finti consigli faciloni di sedicenti guru e esperti di digital ed e-commerce per renderci conto che in realtà quando si approccia un business online si sta a tutti gli effetti facendo impresa, con le stesse difficoltà e complicazioni tipiche di una impresa “fisica”, solo che gli strumenti digitali ci permettono di essere più veloci e flessibili.
Ecco perché ho scritto questa breve guida per chi vuole iniziare a vendere online ma non è al 100% consapevole di quali sono gli step da compiere e quali possono essere i pericoli di una analisi sbagliata o della mancanza di un Business Plan.
E-commerce in Italia: alcuni dati
Nel 2022 è cresciuta la percentuale di utenti che acquistano online e come ben sappiamo questa spinta alla digitalizzazione degli acquisti è stata in parte dovuta alle necessità Covid e post Covid.
Qui i grafici rappresentativi dell’attuale stato di digitalizzazione degli italiani.
L’e-commerce resta dunque uno dei business che nel medio-lungo periodo ha più potenzialità di crescita in Italia e che, grazie alle peculiarità dei nostri prodotti made in Italy, eccellenze riconosciute a livello globale, ha più chance di vendere all’estero.
Nonostante infatti l’Italia non sia tra i migliori paesi in Europa e nel mondo per percentuale di penetrazione nelle abitudini d’acquisto, si trova in una situazione di perfetta compatibilità con il cross-boarding e l’internazionalizzazione.
Come iniziare un progetto online
Prima, dunque, di avventurarti alla scoperta del business online cerca di seguire questa serie di indicazioni essenziali:
1. Analizza il contesto e il mercato.
L’analisi del mercato e della concorrenza oggi diventa una priorità prima di qualsiasi altra cosa, anche prima della realizzazione del tuo business plan.
L’analisi del mercato ti predispone alla comprensione del potenziale giro di affari del tuo business, facendoti effettivamente ponderare se vale la pena investire nel tuo progetto (ed investire è sicuramente una parola che dovrai avere sempre ben in mente).
L’analisi di mercato dice tanto della tua business idea ed è una condizione essenziale per partire al meglio ed evitare grossi errori strategici.
Oggi è possibile accedere a tantissima documentazione gratuita online oppure farsi supportare da vari tool per comprendere meglio il valore del tuo mercato, del contesto all’interno in cui vorrai muoverti e ovviamente dei tuoi competitors.
Le fonti che di solito consulto per avere idea dei numeri e del potenziale sono:
- Report del Consorzio Netcomm;
- Analisi di Casaleggio Associati;
- Osservatorio di Digital innovation del Politecnico di Milano;
- Dati di Statista (milioni di dati con accesso a pagamento e gratuito);
- Dati di Osservatori Verticali (Nielsen, Cosmoprof, Cosmofarma etc);
- We Are Social/Google Trends/Think with Google
2. Analizza i competitors.
Individuati i numeri del tuo mercato e compreso in quale contesto economico ti muovi è necessario individuare i tuoi competitors diretti, operazione necessaria per una serie di fattori: ti permette di capire come poter differenziare il tuo prodotto o servizio, ti consente di individuare i tuoi punti di forza e debolezza, ti aiuta a gestire la comunicazione individuando angle diversi e poco battuti, ti aiuta a farti un’idea del budget di comunicazione che ti servirà e che inserirai nel tuo business plan.
Scoprire come si muovono i tuoi competitors online oggi è facilissimo e per analizzare nel dettaglio il loro sito e le loro attività sui social esistono vari tool che ti elenco qui:
- Builtwith (panoramica della tecnologia utilizzata dai tuoi competitors)
- Fanpage Karma
- Facebook Library Ads
- Seozoom e Semrush
- Similarweb
3. Individua i tuoi clienti e la tua “nicchia”.
Spesso una delle attività più sottovalutate dello startup management in generale è lo studio delle buyer personas (o degli early adopter in caso di servizio e startup appunto).
Analizzare le buyer personas ti permetterà di definire meglio la tua strategia di comunicazione e in alcuni casi ti permetterà anche di anticipare i trend e validare la tua idea nel più breve tempo possibile.
4. Crea il tuo Business Plan e il tuo Business Model Canva.
Prima di arrivare a definire il tuo business plan e business model canva in realtà dovresti avere ben chiari alcuni punti legati alla tecnologia che vorrai utilizzare e al tipo di modello di business a cui aspiri.
Il modello di business è fondamentale perché ti aiuta a capire in che modo potresti o dovresti generare valore ed è sicuramente uno strumento utile per renderti chiaro tutto il flusso di gestione delle attività.
Un esempio di Business Model Canva è il seguente:
Dopo che ti sarai chiarit* le idee su come poter definire il flusso di ricavi scegliendo per bene il tuo modello di business sarà necessario sviluppare il tuo Business Plan e iniziare a valutare i costi di gestione del tuo eCommerce.
Per il Business Plan e i costi di gestione del tuo e-commerce ti rimando al link di una miniguida sul sito di Ecommerce Ideas.
Minimum Viable Product & E-commerce
Proprio come una qualsiasi startup, chi ha in mente di vendere un determinato prodotto o servizio online ha bisogno di definire il flusso e il modello di business e testare il mercato.
Per testare il mercato e-commerce la tecnologia oggi, molto più di anni fa, ci supporta grazie alla possibilità di avviare progetti online a bassissimo impatto economico.
Come possiamo quindi testare il mercato per il nostro e-commerce senza grossi investimenti in tecnologia?
- Avvia uno smoke test vendendo senza prodotto:
Crea delle Landing Page in cui comunichi l’avviamento del tuo progetto, fai percepire quale sarà il focus del tuo business e raccogli lead.
È un modo per capire quanto effettivamente puoi essere attrattivo per le tue buyer personas. - Testa direttamente il mercato con piattaforme SaaS entry level:
Oggi vendere online investendo poco in tecnologia è davvero semplice, e se il tuo business model non prevede alcun tipo di integrazioni ERP, ti consiglio di valutare di iniziare direttamente con Shopify Base o Storeden.
Le piattaforme possono essere configurate facilmente scegliendo temi gratuiti o a pagamento, tutto No Code. Ci sono ovviamente dei touchpoint che vanno forzati, ma, per avviare il tuo e-commerce, i test sono delle risorse utilissime. - Testa il prodotto sui marketplace
Se il tuo business model online è legato all’ideazione e produzione di un determinato tipo di prodotto, inizia ad utilizzare i marketplace per capire se effettivamente può essere interessante e anche per iniziare a comunicare il tuo brand.
Sapevi che Amazon ha lanciato una sezione dedicata proprio ai prodotti delle startup che vogliono testare il mercato? Per iscriversi al programma clicca qui.
Digital marketing & gestione logistica
Ovviamente non basta creare un sito in test o una landing page.
Sicuramente il penultimo step, che rientra però nel tuo Business Plan iniziale, è mettere in azione il tuo piano di marketing che ti permetterà di portare traffico qualificato al tuo sito e ti permetterà di avviare quello che genericamente viene chiamato il processo di acquisizione di un utente, in modo tale che diventi tuo cliente.
Per le attività di Marketing e Digital Marketing ti consiglio di seguire i prossimi articoli.
Per quanto riguarda invece la gestione del cliente, che è un punto focale per la crescita del tuo e-commerce, ti consiglio di iniziare dal basso e di cercare quanto più possibile di abbattere i costi di spedizione e di gestione di magazzino.
Per farlo puoi chiedere ad Alfred24!